giovedì 20 aprile 2017

PAGAZZANO: IL CASTELLO DEL PRATO SOSPESO

Il lato Nord, con fossato, imbarcadero, doppio mastio e cammino di ronda coperto
Al centro della bassa Bergamasca, a Sud del Fosso ( sempre Bergamasco ), terra prevalentemente sotto il Ducato di Milano nel basso Medioevo, immerso in un sonnacchioso silenzio e nel verde brillante della campagna, sorge la discreta mole del Castello Visconteo di Pagazzano. Curioso, affascinante esempio di rocca dal forte connotato rurale: tanto che il cammino di ronda, sui lati Est e Sud, esibisce un largo, scintillante prato. Una piccola preziosa campagna pensile, con tanto di alberi di cachi & altro.


Il ponte levatoio secondario (lato W) con il sistema a contrappeso 
Un gioiello composito, dalla rara triplice natura da scoprire visitandolo: la rocca militare ( il mastio trecentesco venne presto ampliato pare dallo stesso Bernabò Visconti ), il palazzo 5-700esco con elegante scalinata, portico con agili colonne di ordine dorico, e soprattutto lo spettacolare caminetto in arenaria ( finalmente liberato dallo scatolone di calcestruzzo dov'era stato ingabbiato per prevenir furti ), la cascina rurale ed i locali del gigantesco torchio da mosto ( raro esempio di torchio 700esco che riproduce la meccanica di quelli d'epoca romana ).
Quel simpaticone di Bernabò Visconti, prima di chiudere il suo percorso terreno in un altro castello sull'Adda, quello di Trezzo, pare si sia divertito a spremere oltre all'uva dei malcapitati gabellieri bergamaschi....


Il mastio visto attraverso il portico secentesco, dalla sala del camino
Ultimo piano accessibile del Mastio: si notano le caditoie a getto ed i merli ghibellini







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