mercoledì 16 marzo 2016

IL SIGNOR ROSSI VA A ... MILANO

Ricordate il signore dall'aria severa ma dall'habitus...espansivo di un post precedente?
Bene, era Pier Maria Rossi, III°. Quello di San Secondo ( dove c'è la spalla cotta!).
Un suo cugino omonimo ( il Piermaria I°) era quello di Torrechiara ( Langhirano, dove invece...tutti sappiamo cosa c'è), quel signore che in corazza d'acciaio
 lavorava in arme per il Ducato di Milano ( e nei momenti di Relax si faceva praticare lo shiatsu da Bianca Maria Pellegrini, nostra signora di Rocca Bianca ).
Ecco perchè la tribunetta lignea 


da dove i coniugi Piermaria e Biancamaria assistevano alle funzioni religiose è ora conservata al Castello Sforzesco, meraviglia dell'intaglio di scuola lombarda del XV° Secolo ( in buona compagnia, insieme ad una fantastica antologia del mobile d'arte nei secoli... Ma fuori posto, perchè a tutti piacerebbe vederla ricollocata nell'originale location ).
E sempre al Castello Sforzesco,  addirittura un'intera stanza è planata da Torrechiara, l'intera Camera Picta di Benedetto Bembo con le imprese del Sig. Rossi...
...e non solo! Perfino il Polittico dello stesso Bembo ( attenzione, non è che il Bembo dipingesse in b/n perchè non avevan inventato i pigmenti, è che sul web certe immagini proprio non le trovi!!! )

E ADESSO... LEO!
Questa meraviglia, di recente riscoperta e restauro, viene dalla mano di quel mago diabolico ( e un pelino autodistruttivo, visti gli esiti del Cenacolo ) che fu Leonardo. 
Da' l'illusione di star nel bel mezzo di un bosco..magico, perchè nelle fronde che ricoprono l'intera superficie a volte del soffitto, s'intreccia all'infinito un nastro d'oro, già vagamente Art Dèco.
Potenza del genio anticipatore.







Nessun commento:

Posta un commento