mercoledì 23 marzo 2016

TWIN CASTLES - BICASTELLO 2 x 1 !
E VI ACCOGLIE UN AUTENTICO PRINCIPE!
Agazzano, L'Anguis Sola, i Gonzaga e gli Scotti(sh)
La Rocca duecentesco-quattrocentesca trasformata da Aloisia Gonzaga

Il castellum cinquecentesco rimaneggiato nel secolo dei Lumi
 Mica è tanto diffuso, l'uso di costruire due castelli nello stesso posto. Oddio, uno era una rocca, militare s'intende, ed è il più vecchio: quello con due torrioni tondi superstiti dei quattro originari del XIII° Secolo. Che poi ci si è messa l'Aloisia Gonzaga a farne una residenza di delizia, senza togliergli quell'aura ruvida da caserma cogli armigeri che nei torrioni ci vivevano proprio ( cucinetta, camino, doppia finestra strombata, e vai di corvèe ).
il pozzo 400centesco voluto da Aloisia nella rocca

 
Il caminetto in pietra serena con i nodi d'amore, a lato il fornetto da riscaldamento  




La splendida infilata d'archi con colonnine e pilatstrini voluta anch'essa da Aloisia Gonzaga

L'altro era un castrum piccolino ( quindi castellum ) cresciuto accanto ( non dentro come in altri casi, vedi Padenghe ) alla Rocca difensiva. E poi, nel '700, quando il disgusto per l'epoca oscurantista dei vassalli e dei servi della gleba, rendeva impossibile anche pensare di preservarne le corrusche forme architettoniche, vai di sventramento, apri un lato nelle mura, taglia il collegamento con la gelida ( sissignori!) rocca, spandi i trompe-l'oeil a piene mani e crea dei salotti di gusto illuministico-cosmopolita. Inclusi arredi - rarissimi - stile Carlo X°.
Alla Rocca ed al Castello di Agazzano, una manciata di chilometri da Piacenza, tra dolci declivi che partoriscono castelli ad ogni curva ( appena prima c'è quello di Lisignano, nella vicina Gazzola quello famoso fiabesco ospitale di Rivalta, più quello di Rezzanello ), chi va per una normale visita guidata non solo si trova di fronte una guida preparatissima ( vai Erica! ), ma - prima - viene accolto dal castellano in person. Non è mica il solito fantasma ( anche qui c'è n'è uno, quello del mitico Buso ), è nientepopodimeno che S.E. il Principe Corrado Gonzaga ( +Scotti +Anguissola ), corredato di modi di autentica affabilità aristocratica ed arrotatissima erre nobiliare ancor prima che MariaLuigiana ( la duchessa ex dell'Impereur non ci veniva tanto volentieri da queste parti: però ci ha lasciato la spada di corte, con elsa in madreperla ).
Busto di Francesco II° Gonzaga, identico a quello in Palazzo S.Sebastiano
Curioso il ritorno della famiglia Gonzaga in possesso dei manieri, con il nonno dell'attuale proprietario, plurimedaglaito nella Grande Guerra: ed un avo della famiglia Scotti, che nel secondo '600 si fa ritrarre col tartan dei Douglas, accreditando la leggenda che Scotti sia il ramo italiano degli Scottish...Ne resterà solo Uno ( improbabile, ma affascinante pensarlo)
Una scoperta. Da esaltare, da valorizzare dopo i costosi restauri ( la cubatura è sterminata, chapeau al Principe ), secondo noi sede ideale per esposizioni o performance d'arte nella bella stagione, e stage acts teatrali nel commovente giardino settecentesco, che marca la cesura tra i due complessi, un tempo collegati. Applausi. Ah! Se incontrate uno stemma con un biscione, anche se i Visconti da queste parti ci mettevano spesso piede ( o tendevano a farlo ), ragion per cui le colline pullulano di rocche difensive, questo è lo stemma con l'anguilla ( Anguis Sola), che da sola, appunto, spaventava i rivali del cavaliere che l'aveva raffigurata terribile sul proprio scudo da torneo. Ovation.



 

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